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Grazie agli allievi dell’Alberghiero, raccolti 1.500 euro per i detenuti indigenti. Una vera e propria gara di solidarietà quella che è stata organizzata nella Casa circondariale di Enna.La “Cena al…fresco”, è stato un atto di notevole generosità, con il contributo importante degli allievi dell’istituto Alberghiero di Enna, diretto dal prof. Giovanni Bevilacqua e dei suoi docenti che assieme ai detenuti, sono stati i veri protagonisti.

Foto di Giuseppe Innuso.

Camerieri, sommelier, cuochi hanno realizzato il menu di gala il cui ricavato, oltre 1.500 euro, andrà al fondo indigenti detenuti. Il progetto dell’Onav di Enna, sotto l’egida della Prefettura, ha ricevuto un sostegno fondamentale dalle associazioni di categoria, Coldiretti, Cna e Confartigianato che con i loro iscritti hanno fornito tutte le materie prime per la realizzazione della cena. Alla realizzazione dell’iniziativa hanno contribuito: la Fisar, con i suoi sommelier catanesi, Gaetano Prosperini e Michele Rossi; i docenti di cucina Carmelo Barberi e Carlo Verde, gli assistenti tecnici Filippo Di Meglio e Renato Chirdo e Giuseppe Innuso, i docenti di sala Mario Dispinseri, Laura Lima, Angelica Previti, gli allievi dell’Alberghiero, tutti hanno lavorato fianco a fianco per preparare un menu made in Enna.

Il dessert è stato affidato ai maestri pasticceri dell’Ampe, Salvatore Platania, Liberto Campisi e Filippo Murgano che hanno realizzato i classici ravioli al miele, insieme alle castagnole di ricotta e ai bocconcini con crema chantilly, decorati con granella di pistacchio.

E mentre Giuseppe Innuso, anch’egli dell’Alberghiero, con la sua macchina fotografica, insieme al docente dell’Anfe regionale, Paolo Andolina, documentavano la serata, il violino del maestro Stefano Termini ha trasformato la sala in un luogo magico dove trascorrere una piacevole cena.

Tra gli invitati il prefetto Guida accompagnato dalla moglie Cecilia, il magistrato di sorveglianza di Caltanissetta, Renata Giunta, il presidente dell’Associazione magistrati di sorveglianza, Fernando Asaro, direttori di varie associazioni di categoria e la direttrice del carcere Letizia Bellelli.

Al termine della cena, il pittore Pietro Zappia, ristretto nella casa circondariale ennese, ha donato un suo quadro al prefetto; alcuni detenuti hanno acceso delle lanterne che si sono librate in aria dal cortile del carcere  come simbolo di libertà.

“E’ stata davvero una serata speciale-dice Tommaso Scavuzzo, delegato provinciale Onav-siamo grati a tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di questo momento che ha mostrato il carcere nella sua vera essenza: luogo di riabilitazione e rieducazione. La compostezza e la professionalità dei detenuti ha colpito tutti”.

MIUR

 

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